E’ quasi Natale! (sì, dài)

Eccoci qui, come promesso, con i libri natalizi! Il trasloco lo intravedo all’orizzonte e sto davvero fremendo per poter cominciare a preparare la casa e l’atmosfera festiva in casa nuova.

E proprio per il fatto che il Natale sarà disturbato da un trasloco, ho preso una decisione: quest’anno, al posto del calendario dell’avvento (di solito ne costruivo uno io), ho comprato un libro con ventiquattro brevi storie e filastrocche da leggere a colazione, insieme ad una caramella o ad un cioccolatino, perché in fondo ci sono due nanerottole che questo si aspettano.
E così sarà anche più facile il trasbordo da un appartamento all’altro.
Ho preso su amazon un libro dell Emme Edizioni intitolato “24 storie per aspettare Natale sotto l’albero“. Devo essere sincera: non ne sono entusiasta. L’ho comprato a scatola chiusa, dopo aver letto qualche recensione, ma senza averlo visionato in prima persona.
Cercavo un libro natalizio che non avesse espliciti richiami religiosi, ma che creasse un’atmosfera “più da Jule” (il Natale pagano, del nord Europa) e questo faceva al caso nostro. L’unica storia che richiama la Natività è l’ultima, ma ho apprezzato che ci sia solo un’eco lontana della nascita di Gesù che, nonostante il mio ateismo piuttosto intransigente , rimane una storia dolce e di pace.
I punti deboli, però, ci sono e si fanno sentire: le storie sono molto, molto, brevi e dalle trame semplicissime, quasi inarticolate. Le filastrocche poco divertenti e dalla metrica un po’ sconnessa. Penso che nonostante i difetti le bambine lo apprezzeranno, principalmente perché basta che si legga qualcosa per farle contente, ma anche per il rito che creeremo.

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Vi voglio lasciare, però, altri sei libri che abbiamo preso negli anni (tanti anni, uno è un cimelio vintage, credo appartenuto alle mie zie. Ciao zie, ce l’ho io il vostro libro!).
Uno dei preferiti delle bimbe (la ragione è intuitiva) è Olivia e il Natale. Come tutti i libri della famosa maialina, la storia è semplice, ma divertente e ironica. Piace perché riporta la quotidianità di tanti bambini, ci ricorda la vita di tutti i giorni e ricrea molto bene l’atmosfera natalizia di casa.
Il mio preferito tra questi, invece, è Il piccolo abete. Le illustrazioni di Emily Sutton sono spettacolari: coloratissime, retrò, piene di particolari… brillano quasi.
La storia è malinconica, ma con un lieto fine. Ed è un libro perfetto per chi si sente un po’ insicuro e sopraffatto dalle difficoltà della vita.
Il Natale di Paddington e Il Natale di Elmer sono adatti ai fan di questi due personaggi, che magari vogliono ampliare la loro collezione tematica. Le storie non sono particolarmente affascinanti, ma sufficientemente d’atmosfera. E rido sotto i baffi quando le mie figlie lo chiamano l’orsetto “Padìnton”…
Vi segnalo anche Fiabe sotto la neve, una raccolta di racconti di vari autori, tra cui Hans de Beer, il papà dell’orsetto Piuma. Non lo abbiamo letto molte volte, a dire il vero, ma se cercate delle storie non classiche e al tempo stesso rassicuranti, questo potrebbe fare al caso vostro. I racconti sono di media lunghezza e piuttosto articolati, quindi mi sentirei di consigliarlo dai 4-5 anni.
Per ultimo, con menzione d’onore, Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari (qui in versione audiolibro letto da Angela Finocchiaro, non lo abbiamo, ma lo vorrei provare). Alle bimbe non l’ho ancora proposto, ma io lo ricordo dall’infanzia, e vorrei leggerlo loro proprio in questi giorni.

Quali sono le vostre letture natalizie preferite? E cosa avete chiesto a Babbo Natale